
La storia della Missione Permanente della Santa Sede presso la FAO, IFAD e PAM ha inizio nel 1949, quando è stata accreditata presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO). Prosegue poi con il riconoscimento, nel 1963, presso il Programma Alimentare Mondiale (PAM) e, nel 1977, presso il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD). Lo scopo principe fu quello di portare l’esempio evangelico ed il messaggio del Santo Padre all’interno delle organizzazioni internazionali dedite alla lotta contro la fame nel mondo. Ancora oggi, questa collaborazione con le Agenzie del Polo Romano delle Nazioni Unite continua all’insegna della reciproca stima anche alla luce della comune attenzione per i poveri e le persone più vulnerabili.
Il primo sacerdote che diede inizio al dialogo con la FAO fu Mons. Luigi Ligutti, già Direttore Esecutivo della National Catholic Rural Life Conference. Egli avviò, dapprima informalmente ed in virtù della Sua esperienza professionale, le relazioni con i funzionari dell’Organizzazione onusiana. Da questi primi incontri emersero interessi reciproci a sostegno dei Paesi e dei territori con un limitato sviluppo agricolo e rurale. Successivamente, per volontà dell’allora Sostituto della Segreteria di Stato, Mons. Giovanni Battista Montini, Mons. Ligutti venne nominato Osservatore Permanente della Santa Sede presso la FAO, il 27 febbraio 1949.
Da quel momento il reciproco dialogo si è arricchito di nuove iniziative e occasioni di cooperazione, sempre ispirato a quegli “alti princìpi morali e umanitari” – così definiti dallo stesso Mons. Montini durante i primi contatti con la neonata FAO – che ancora oggi rappresentano lo spirito alla base della Missione Permanente della Santa Sede presso il Polo Romano dell’ONU.