In occasione della XVI Giornata Mondiale dell'Alimentazione, Sua Santità, Papa Giovanni Paolo II, ha rivolto un messaggio a firma di S. Em. Cardinal Angelo Sodano, Segretario di Stato, al Direttore Generale della FAO, Sig. Jacques Diouf:
MESSAGGIO
DI SUA SANTITA'
GIOVANNI PAOLO II
A FIRMA DI SUA EMINENZA
ANGELO SODANO
PER LA
XVI GIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE
16 OTTOBRE 1996
Signor Jacques Diouf
Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite
per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO)
L’annuale ricorrenza della Giornata mondiale dell’Alimentazione offre a Sua Santità Giovanni Paolo II l’occasione per rinnovare il Suo apprezzamento a Lei, Signor Direttore Generale, ai Rappresentanti degli Stati membri della FAO e a quanti con differenti compiti e responsabilità sono impegnati nell’azione contro la malnutrizione e la fame.
L’anniversario della fondazione della FAO invita a una riflessione comune su uno dei più evidenti paradossi del nostro tempo. Mentre i traguardi che l’umanità ha raggiunto incoraggiano a sperare in un futuro sempre più rispondente alle necessità dell’uomo, il mondo rimane diviso tra quelli che vivono nel superfluo e quanti mancano del necessario pane quotidiano. Questa divisione è accentuata da recenti avvenimenti, calamità naturali e situazioni determinate dall’azione deliberata dell’uomo.
È aumentata l’esigenza di un più efficace intervento della Comunità internazionale e delle sue istituzioni, specialmente a vantaggio di quanti - uomini, donne, famiglie, comunità - vivono nelle aree più povere del pianeta. Infatti, l’attenzione alle cause e agli effetti della malnutrizione e della fame non deve mai far dimenticare la necessità di un’azione concreta verso quanti non possono condividere le risorse e i frutti della creazione. Perciò la risposta non può essere una ulteriore chiusura di quell’atteggiamento di solidarietà richiesto per un più efficace intervento.
L’esperienza recente ha pure rafforzato la consapevolezza dell’umanità che le soluzioni tecniche, per quanto elaborate, non sono efficaci se mancano del necessario riferimento alla centralità della persona umana, origine e fine dei diritti inalienabili di ogni uomo, comunità e popolo. Tra questi emerge il fondamentale diritto alla nutrizione la cui attuazione concreta non può essere vista solo come un obiettivo da raggiungere. Tale diritto, infatti, deve ispirare azioni volte a promuovere un’esistenza rispondente alle esigenze della dignità umana e libera da condizionamenti esterni che, in ogni forma, possono limitarne la libertà di scelta o addirittura compromettere la sopravvivenza di persone, famiglie e comunità civili.
Sua Santità Giovanni Paolo II spera che questi spunti di riflessione contribuiscano a suscitare in ognuno la convinzione che l’aiuto materiale, la modifica delle abitudini legate agli stili di vita, l’attenzione alla sostenibilità delle risorse e dell’ambiente non sono sufficienti a lottare contro la fame e la malnutrizione. È necessaria anche una scelta di vita che, nel riscoprire il senso della condivisione umana del dramma della fame e della malnutrizione, sia in grado di superare interessi particolari, anche nell’ambito dell’attività internazionale. Questa potrebbe essere la strada verso cui indirizzare quegli sforzi volti a consentire ad ogni popolo e Nazione di disporre di un adeguato livello di sicurezza alimentare.
Con questo auspicio il Santo Padre invoca sulla FAO e la sua attività, abbondanti benedizioni celesti, mentre rinnova a Lei, Signor Direttore Generale, i suoi cordiali auguri.
Card. Angelo Sodano